Giovedì, 07 Dicembre 2017 09:31

Sapori di Sardegna

Scritto da

Piacevole serata in occasione della cena degustazione dedicata ai Sapori di Sardegna. Frutto della collaborazione tra "Haccademia della Pizza", "Enodegustatori Campani"  ed il Ristorante Pizzeria "La Frasca", con il fondamentale supporto di Marco Bo e delle aziende vitivinicole da lui rappresentate che hanno, gentilmente, messo a disposizione i fantastici vini degustati nel corso di questo viaggio sensoriale in Sardegna che si è svolto martedi 5 dicembre a Pozzuoli. Un viaggio alla scoperta dei vini di qualità di cinque importanti aziende della regione poco conosciute al grande pubblico. Siamo partiti dalla Gallura, con due vini Vermentino, per poi spostarci nelle Baronie, con un Cannonau in purezza, e poi giù fino al Sulcis, sull’isola di Sant’Antioco, con un Carignano del Sulcis. A chiudere il nostro itinerario è stata la tappa nella regione del Mandrolisai, nella Sardegna centrale, con la degustazione di un vino da dessert ottenuto da uve Nasco in purezza, un vitigno poco conosciuto ai più e tra i più antichi della regione.

Ma vediamo nel dettaglio i vini e gli abbinamenti proposti nel corso della serata. Partiamo, ovviamente, dall'antipasto Carpaccio di pesce spada e zuppetta di cozze al vermentino accompagnati da pane carasau caldo con olio e rosmarino, abbinati al Vermentino di Gallura Superiore DOCG 2016 Incontru di Tenute Aini. Azienda giovane che può contare su 12 ettari di vigneto dislocato in varie parti delle colline Berchiddesi. Vino dal colore giallo paglierino lucente, si è fatto apprezzare per la sua freschezza ed eleganza olfattiva e la piacevole beva.

Seconda portata il risotto agli scampi abbinato al Vermentino Superiore DOCG 2016 Jankara. I vigneti Jankara sono situati nel nord-est della Sardegna, nella cosiddetta Vena di San Leonardo, tra le colline dell’Alta Gallura, in una zona caratterizzata da montagne e terreni granitici, ideali per il drenaggio del suolo e la complessa mineralità dei vini. Colore appena un pò più carico del precedente. Il naso ricco, evoca profumi floreali, biancospino, e fruttati pompelmo rosa e pesca gialla. In chiusura note vegetali, erbe aromatiche e una gradevole mineralità. In bocca è secco, avvolgente, morbido e ben equilibrato, elegante, denota una splendida sapidità, una buona acidità e un retrogusto persistente. Un vino notevole, pieno ed intenso.

Terza portata i malloreddus alla campidanese abbinati al Cannonau di Sardegna DOP 2014 Fertas, forse l'abbinamento più riuscito della serata. La storia della cantina Fertas inizia più di 50 anni fa quando il fondatore Sebastiano Contu, padre degli attuali proprietari Franco e Vanni, diede vita a un piccolo vigneto sulla vallata ai piedi del Monte Albo, immerso completamente nella macchia mediterranea nell'agro di Siniscola e situato vicino alle colline Baroniesi, nella località nota come Fertas. Colore rosso rubino appena mattonato. Naso intenso, fruttato e speziato. Sorso pulito, fresco e ben equilibrato. Vino assolutamente gastronomico dalla piacevolissima beva.

Quarta portata il maiale al forno con patate abbinato al Carignano del Sulcis DOC 2015 Bentesali. Il vitigno Carignano di Sant'Antioco è da secoli coltivato a piede franco e allevato ad alberello nei terreni sabbiosi dell'isola. Dalle piccole vigne esposte ai venti marini ricchi di salsedine nasce il vino rosso Bentesali. Colore rosso rubino cupo e impenetrabile. Profumo intenso di frutta rossa matura, macchia mediterranea e note leggermente speziate, caratterizzano il naso. La bocca ha un attacco avvolgente e strutturato. Sapidità e mineralità, danno ritmo alla beva dove il tannino risulta ancora vibrante. Vino quasi masticabile con un finale lungo e persistente, dove riemergono note speziate e di frutto maturo. 

Infine siamo al dolce, un tiramisù abbinato al Cheressia Nasco di Cagliari DOC 2016 della Cantina Valle di Accoro. La Cantina Valle di Accòro è un’azienda di Samugheo coi vigneti inseriti nel territorio del Mandrolisai. Nascu, originario nome di questo eccellente vino, era il nome primitivo, mutato successivamente in nasco. Quasi certamente è l'alterazione linguistica del termine latino muscus (muschio) per il particolare profumo del vino. Esaltato dal suo colore paglierino, dal profumo della terra di origine e dal retro gusto lievemente amarognolo, sin dai tempi remoti è stato il principe dei vini dolci sardi. Il Cheressia si è fatto apprezzare al naso per il suo profumo delicato ed in bocca per la sua gradevole dolcezza per nulla stucchevole.

Per essere aggiornati sui prossimi appuntamenti dell'associazione "Enodegustatori Campani", seguite la  pagina facebook

Letto 2761 volte

Questo sito non è una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità definita. Non può, pertanto, considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001.

Alcune immagini presenti su questo sito sono state reperite su internet e liberamente riprodotte. Chiunque voglia rivalerne la paternità o chiederne l'eliminazione, scriva a: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Link utili
 Associazione culturale

Risorse