Primo vino della serata il "Donnaluna" 2016 dell'azienda Viticoltori De Conciliis, marchio che ha segnato la storia della moderna viticoltura cilentana. L'azienda ha sede a Prignano Cilento e le vigne sono collocate in quattro corpi separati: tre, condotti secondo i principi dell'agricoltura biologica, sulle colline che circondano Agropoli e precisamente nei comuni di Prignano, Torchiara e della stessa Agropoli, ad un’altezza media di circa duecentocinquanta metri. Mentre un quarto lotto è posizionato nel comune di Morigerati, a ridosso del confine con la Basilicata, a circa ottocento metri di altezza, dove si alleva con metodo biodinamico soltanto il fiano. Il "Donnaluna" è ottenuto dalle uve di fiano, raccolte al mattino presto da sei differenti vigneti sulle colline che circondano Agropoli, lasciate macerare per qualche ora a freddo, per poi essere fatte fermentare in acciaio. Segue affinamento per quattro mesi sempre in acciaio. Viene prodotto in circa 20'000 bottiglie l'anno. Note degustative: Bottiglia leggermente sottotono rispetto agli standard del "Donnaluna". Naso un pò debole, anche se comunque delicato e fine, sorso strutturato e di buona persistenza.
A seguire è stato servito il "Kràtos" 2016 di Luigi Maffini. L'azienda ha sede a Giungano, i vini sono frutto di due vigneti, coltivati nel rispetto dei principi dell’agricoltura biologica: quello storico di Castellabate vicino al mare e quello di Giungano in collina. Le uve da cui si ottiene il Kràtos provengono da diverse parcelle site sia nel vigneto di Castellabate che in quello di Giungano. Le uve fermentano alla temperatura controllata di 16 °C in vasche d’acciaio inox, dove rimangono poi ad affinare per circa 3-4 mesi prima di venire imbottigliate. Note degustative: Il Kràtos è sempre una certezza. Naso ricco, sorso fresco e pulito, beva piacevole e veloce; vino veramente ben fatto.
Terzo vino della serata "Heraion" 2016 della Casa Vinicola Cuomo I Vini del Cavaliere, con sede a Capaccio Paestum. I vigneti sono collocati in due punti: in località Moio ad Agropoli e nel corpo principale in via Feudo Vignone, attigui alla cantina. Alla località Moio di Agropoli, sul terreno classico cilentano, flysch calcareo- argilloso, vicinissimo al mare, vengono coltivate le uve che danno vita a questo Fiano DOP Cilento, prodotto in sole 7'000 bottiglie l'anno, che matura in solo acciaio. Note degustative: Vino molto intenso al naso, sorso gradevole e persistente.
E' stata poi la volta del quarto vino il "Tresinus" 2015 dell'azienda San Giovanni, fondata da Mario Corrado e Ida Budetta. L'azienda sorge a Punta Tresino di Castellabate a picco sul mare dove si trovano i 4 ettari vitati di proprietà. Questo Fiano viene prodotto in sole 3'000 bottiglie l'anno ed affina in solo acciaio. Note degustative: Grande bianco in perfetto equilibrio. Delicato al naso e buona struttura al palato caratterizzato da una grande sapidità.
Ultimo vino della serata il Valentina 2016, prodotto dall'azienda di Alfonso Rotolo. L'azienda sorge a Rutino e conta circa 10 ettari vitati di proprietà. Le due vigne principali si trovano una vicino alla cantina in località Fontana, dove sono coltivate le uve di aglianico e di fiano, e l’altra ancora più su in collina oltre i cinquecento metri di altezza, alla contrada San Rocco dove, tra l'altro, si coltivano le uve di fiano per il cru aziendale Valentina. Questo vino viene prodotto in sole 4000/5000 bottiglie l'anno ed effettua una sosta di pochi mesi in barrique prima di essere imbottigliato. Note degustative: Anche se aperto prematuramente, presenta già un naso complesso ed un sorso avvolgente ben equilibrato tra morbidezza e freschezza. Ottima serbevolezza e componente alcolica (14%) ben integrata nella struttura.
In conclusione possiamo dire che l'assaggio dei cinque vini a base di fiano, di questa serata, ha confermato le grandi potenzialità di questo vitigno, anche fuori dall’Irpinia. Gran bella serata con cinque bottiglie di rilievo.