Degustazioni (31)

Siamo sulla meravigliosa isola d’Ischia e più precisamente sul versante sud dell’isola con vista mozzafiato sul Golfo di Napoli fino a Policastro. L’area di produzione aziendale è di dieci ettari in tutto, sparsi in piccoli appezzamenti esposti a sud-est e distribuiti tra i 150 e i 450 metri sul livello del mare. Qui le strade e le condizioni dei terreni non sono le più comode per la coltivazione dei vigneti e spesso i terreni di coltivazione sono raggiungibili solo a piedi per mezzo di antichi sentieri. Vigneti estremi, dove le vigne sono strappate alla roccia e alla concorrenza delle pinete e della vegetazione che avanza, dove è legittimo parlare di viticoltura eroica. Vigne difficili da gestire per altitudini e pendenze, battute dal sole e spazzate, in certe giornate, da venti forti che trasportano salsedine e iodio.

Venerdì, 10 Dicembre 2021 19:42

Maranges AOC 2019 Claude Nouveau

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Il Maranges viene prodotto nei tre comuni di Cheilly-lès-Maranges, Dezize-lès-Maranges, Sampigny-lès-Maranges. Pur trovandosi nel dipartimento della Saône-et-Loire, questa denominazione costituisce parte integrante della Côte de Beaune, tanto che in alcuni casi i vigneti sono intrecciati con quelli della vicina Santenay. I vigneti, dove si coltiva principalmente Pinot nero ma anche Chardonnay, sono prevalentemente esposti a Sud/Sud-Ovest e si trovano ad un'altitudine di 240-400 metri. I suoli sono ciottolosi e piuttosto
leggeri a Cheilly mentre a Sampigny e Dezize si trovano suoli di calcare bruno e marne calcaree.
Il vino si presenta limpido, di colore rosso rubino con riflessi violacei, di buona vivacità. Il naso è principalmente fruttato, sa di ribes nero, di piccoli frutti rossi, di lampone. Mostra ancora una certa vinosità e anche piacevoli note speziate. Sorso bilanciato, di facile beva grazie ad una buona acidità. In bocca tornano i frutti rossi, una liquirizia sfumata e piacevoli sapori pepati. Tannini presenti ma vellutati, morbidi.

Maranges

Venerdì, 26 Novembre 2021 18:23

Santenay Le Chainey 2018 Domaine Claude Nouveau

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Siamo in Cote d'Or, nella parte meridionale della Cote de Beaune. Le vigne del Domaine Claude Nouveau si trovano nella parte più bassa del vigneto denominato "Le Chainey", incastrate tra due "premier Cru", il Grand Clos Rousseau e il Les Fourneaux. La vigna di Nouveau, che ha 25 anni, gode di un’ottima posizione con esposizione ad est ed il terreno presenta un fondo molto calcareo. Il vino si presenta limpido, quasi cristallino, di colore giallo paglierino con riflessi dorati, di buona vivacità. Al naso non è particolarmente intenso, ma colpisce per la sua finezza. I sentori sono appena accennati e vanno da note di fiori bianchi, alla mela, un lieve sentore erbaceo e a finire nuances di vaniglia e mandorla. Il sorso è bilanciato, con finale sapido piuttosto lungo e lievemente ammandorlato.

Santenay

Venerdì, 20 Agosto 2021 18:05

Sangiovese Montecucco DOCG 2016 Peteglia

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La Docg Montecucco è nata ufficialmente nel settembre 2011 e da disciplinare prevede che il vino venga prodotto esclusivamente con le uve coltivate nei comuni di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano.

Il vino principe di questa denominazione è il Montecucco Sangiovese Docg. Si tratta di un vino rosso di ottima qualità ottenuto con una delle rese per ettaro più basse d’Italia: appena 70 quintali di uva per ogni ettaro di vigna.

I vigneti dell’azienda Peteglia sono coltivati principalmente a Sangiovese, Vermentino e Cabernet Sauvignon, tutti allevati a cordone speronato e guyot.

Le fermentazioni sono condotte con lieviti autoctoni e l’invecchiamento unicamente in botti di rovere che si protraggono fino a 36 mesi.

Sei i vini prodotti, per un totale di circa 30 mila bottiglie all’anno. Le vigne dell’azienda Peteglia, oltre 8 ettari, sono adagiate sulle dolci colline della Val d’Orcia Inferiore nel cuore della DOCG Montecucco e precisamente nel borgo di Montenero d’Orcia sulle pendici del Monte Amiata.

I terreni di origine arenaria e situati a un’altezza media di 300-330 m.s.l.m, si presentano mediamente dotati di argilla, ricchi di calcare e di scheletro.

Il Sangiovese Montecucco DOCG è ottenuto da uva Sangiovese 100%. La fermentazione avviene in serbatoi di acciaio inox termocondizionati, con una macerazione delle bucce che si protrae per circa 28 giorni. Invecchia per 18 mesi in grandi botti di rovere, segue un affinamento di 4 mesi in acciaio dopo il quale viene passato in bottiglia dove matura per altri 6 mesi prima di essere messo in commercio.

Il colore è rosso rubino intenso con leggeri riflessi granata. Al naso il vino è potente e mostra subito i suoi muscoli, intenso carattere fruttato integrato da note balsamiche e speziate. Al gusto è caldo, morbido e pieno, ben strutturato con tannini ben presenti e vellutati. Buona la freschezza del vino, con finale saporito ed assai persistente. Vino di grande struttura e di notevole tenore alcolico, ben 15% vol. Lo vedo molto bene abbinato a sughi di carne e selvaggina.

Giovedì, 03 Giugno 2021 17:46

Nero d'Avola 'Lu Cori' Cantine Barbera 2020

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Sempre buono questo Nero d"Avola. Siamo a Menfi in provincia di Agrigento, Azienda Agricola Barbera s.s. di Marilena Barbera & C.. I vigneti, in totale meno di 20 ettari, sono localizzati in Tenuta Belicello vicino al mare. Si tratta di un'azienda a conduzione familiare che produce i propri vini praticando l'agricoltura biologica e la vinificazione naturale.
Il Nero d’Avola “Lu Cori” nasce da una vendemmia che solitamente si svolge verso la prima metà di settembre. Le uve raccolte e trasportate in cantina subiscono una macerazione a freddo precedente alla fermentazione, atta a estrarre le sostanze aromatiche più fragranti e fruttate. Dopo aver fermentato grazie all’attività di lieviti indigeni, la maturazione di questo Nero d’Avola si svolge per 6-8 mesi in vasche d’acciaio mentre una piccola parcella del vino riposa per circa 6 mesi in un tino di rovere di Slavonia e conclude la sua produzione un periodo di affinamento di 3 mesi in bottiglia.
Il "Lu Cori" si presenta con un bel colore rosso rubino brillante, denso e che sfuma verso riflessi violacei. Al naso emana fragranti profumi di piccoli frutti rossi ed erbe selvatiche. Dopo una decina di minuti nel bicchiere, chiare quanto delicate nuances di mentuccia appena tagliata accompagnate da una nota salmastra. Il sorso è pulito, fruttato, di frutta matura, e sapido, i tannini sono delicati, mentre freschezza e sapidità gli donano carattere e personalità.

I vini Atina DOC sono prodotti in provincia di Frosinone, nella Valle di Comino e sulle colline circostanti. I vigneti sono compresi tra i 70 e i 600 m s.l.m. con pendenza variabile. L'esposizione generale è verso ovest, sud-ovest. Ad Atina il cabernet è storia, una storia iniziata nell’800 con Pasquale Visocchi che importò questo e altri noti vitigni francesi nella Valle di Comino. Su quei terreni, in particolare quelli collinari tra i 400 ed i 500 metri d’altitudine e con quella esposizione non fu difficile ottenere vini migliori rispetto a quelli ottenuti con vitigni autoctoni. Quindi è facile comprendere che i cabernet ed altri vitigni francesi sono presenti e si sono acclimatati nella Val Comino ormai da 150 anni.

Proprio su una parte dei terreni appartenuti alla famiglia Visocchi nasce nel 2007 Masseria Barone. L’azienda produce tre vini dagli unici due vitigni impiantati, il Cabernet Sauvignon e il Merlot. Il Ricucc’, in onore del nonno Enrico, è un blend di Cabernet e Merlot, rispettivamente 85% e 15%. Il colore è rosso rubino carico. Al naso le prime a colpire sono le note speziate, pepe e paprika in particolare. Poi frutta rossa matura e note floreali con sentori di viola. Ma c’è anche pomodoro secco e una nota erbacea quasi di fieno e un po’ di tabacco. In bocca risulta caldo, morbido, fresco e sapido, è proprio un vino saporito. Di buona struttura, i tannini risultano ancora ben presenti ma non spigolosi bensì vellutati. Ottima la bevibilità. Da abbinare a carne e formaggi ma anche a salsicce secche e soppressate.
Mercoledì, 26 Maggio 2021 11:55

Pigato DOC Riviera Ligure di Ponente 2018 Paganini

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Per la serie abbinamenti tradizionali, Pigato e pasta al pesto.
Il Pigato è un vitigno tipico della Liguria e in particolare delle colline della riviera di ponente.
Siamo a Finale Ligure ai piedi della Rocca di Perti in provincia di Savona. Qui la famiglia Paganini conduce i propri vigneti secondo i principi della lotta integrata ecocompatibile per la riduzione dell'uso dei fitofarmaci in vigna. L'azienda produce due vini, il Vermentino ed il Pigato.
Il Pigato si presenta con un colore giallo paglierino, con ancora qualche riflesso verdolino. Al naso il bouquet è caratteristico con i suoi profumi floreali, le sue note di macchia mediterranea e di frutta, sia a polpa bianca che gialla. Il sorso è gustoso, saporito e ben equilibrato. La vena minerale e le note iodate ci accompagnano sino al tipico finale leggermente ammandorlato.
Martedì, 20 Aprile 2021 18:53

Rosso di Montalcino DOC 2016 Fattoi

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Il Sangiovese, l'unico "santo" a cui sono devoto :-) 

Annata e azienda davano più di qualche garanzia e, in effetti, il vino è buonissimo. È un vino netto, pulito ed elegante che già dal primo sorso ti porta su quelle colline vitate che caratterizzano il territorio intorno a Montalcino. Si presenta nel calice con un limpido colore rosso rubino con riflessi mattonati. Al naso è generoso, dapprima su note eteree, quasi balsamico, poi viene fuori la frutta, una frutta matura che ci parla di ciliegia, amarena, mora. C'è poi la nota floreale di viola appassita, seguita da note speziate. A bicchiere quasi vuoto regala, infine, nuances, appenna accennate, di sottobosco, di radici, qualcosa di terroso. Il sorso è pulito, caratterizzato da una notevole freschezza che stimola la salivazione. Al contempo risulta caldo, abbastanza morbido, con tannino evoluto e ben integrato. Insomma un sorso corroborante con cui è facile andare d'accordo, ne deriva una notevole facilità di beva ma anche una significativa versatilità nell'abbinamento che ne fa degno compagno da tutto pasto. Tutto questo a meno di 20 euro, che volete di più?!

 

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Alcuni vini migliorano con gli anni. Certi anni possono migliorare solo con un buon vino.

Amo tornare ogni tanto su questo vino perché adoro questa Falanghina dei Campi Flegrei. Questa volta ne ho scelto una del 2016 quindi con qualche annetto sulle spalle. Come detto siamo nei Campi Flegrei e precisamente tra Monterusciello e Licola nel comune di Pozzuoli. È qui che si estendono i pochi ettari di vigneto di Contrada Salandra, piccola grande azienda fra le più interessanti dell'areale flegreo.
Colore giallo paglierino carico e brillante con riflessi dorati; al naso note fresche di agrumi e fiori gialli quasi secchi, seguite da delicate nuances di erbe aromatiche, timo in particolare, e da un dolce sentore di miele d'acacia; il sorso, pulito e ben equilibrato, mostra una freschezza ancora ben presente; in bocca ritroviamo le sensazioni di frutta gialla matura e le note dolci del miele; segue una nota salmastra che allunga il persistente e piacevole finale. Insomma, anche questa volta, la Falanghina di Contrada Salandra si conferma un gran bel vino capace inoltre di ben sostenere qualche anno d'età.
Giovedì, 10 Dicembre 2020 17:37

Maturano bianco IGT Lazio 2018 Cominium

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Il Maturano è un antico vitigno autoctono da poco recuperato che produce oggi uno dei vini bianchi più esclusivi della provincia di Frosinone. Precisamente siamo ad Alvito nella Valle del Comino, un territorio incontaminato alle basi dell’Appennino, al limite del Parco Naturale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Qui la Cantina Cominium, della famiglia Pinto, conduce i propri vigneti in regime biologico. Il terreno è argilloso calcareo e le vigne si trovano ad una altitudine di circa 500 metri s. l. m. L’impianto, molto giovane, ha una fittezza elevata di 5.500-6.000 ceppi per ettaro ed è allevato a cordone speronato. Dopo le normali procedure in cantina, il vino matura 5 mesi in acciaio, dove svolge anche la fermentazione malolattica, a cui segue un ulteriore affinamento in bottiglia di circa 2 mesi. Veste il bicchiere di un giallo paglierino, non molto intenso, con riflessi dorati. Al naso è fragrante, si alternano rapidamente profumi di frutti tropicali, mela gialla, agrumi in particolare con note di pompelmo rosa. A seguire una bella "ventata" di macchia mediterranea e salvia. Al gusto la frutta è accompagnata da una buona acidità e una buona sapidità che ci donano un sorso equilibrato e strutturato, con la componente alcolica molto ben integrata. Vino ben fatto soprattutto in riferimento al proprio costo, avendolo comprato sul posto, in un negozio di prodotti tipici per turisti e quindi con un ricarico maggiore, a poco più di 11 euro, ma si trova a molto meno.
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Quello in foto è un Piedirosso Campi Flegrei DOP 2015 Contrada Salandra, piccola azienda fra le più interessanti dei Campi Flegrei che produce anche un'ottima Falanghina. Il piedirosso è tra i rossi campani quello più "gastronomico" e, quando fatto bene, si fa apprezzare per la sua versatilità. Nella fattispecie, vino dal colore rosso rubino intenso, appena trasparente. Naso non immediato, si fa attendere ma poi ti regala sentori maturi di fiori, frutta e sensazioni speziate, quasi balsamiche ed eteree. Viola appassita, ciliegia sotto spirito e una punta di spezie dolci. Il sorso, ancora fresco e vibrante, è estremamente piacevole e nel finale ti da quella sensazione di asciugarti la bocca in modo da prepararla al prossimo sorso.
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Domenica, 29 Novembre 2020 19:36

Alborada Lacrima di Morro d'Alba 2019 Brunori

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Vino giovane si presenta nel bicchiere di colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso è floreale e fruttato con riconoscimenti di rosa, viola e lampone "croccante". Buona corrispondenza naso bocca. Sorso pulito e fresco.
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